27 Gennaio 1945 , liberazione di Aushuitz – Il 20 Luglio del 2000 in Italia è stata approvata una legge (la numero 211), composta da due semplici articoli. Questa legge istituisce ogni 27 Gennaio il “Giorno della Memoria”: una commemorazione pubblica non soltanto della shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo, di tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che si sono opposti alla ‘soluzione finale’ voluta dai nazisti, spesso rischiando la vita.
Questa legge prevede l’organizzazione di cerimonie, incontri ed eventi commemorativi e di riflessione, rivolti in particolare (ma non soltanto) alle scuole e ai più giovani. Lo scopo è quello di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come dice la stessa legge “simili eventi non possano mai più accadere”. Come queste parole indicano chiaramente, non si tratta affatto di una ‘celebrazione’, ma del dover ribadire quanto sia importante studiare ciò che è successo in passato.
La memoria, l’ unico vaccino verso l’ indifferenza!
Il bambino con il pigiama a righe
Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni con larghi occhi chiari e una passione sconfinata per l’avventura, che divora nei suoi romanzi e condivide coi compagni di scuola. Il padre di Bruno, ufficiale nazista, viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna. La nuova residenza è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l’eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto ad una noiosa e solitaria cattività dentro il giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Sfidando l’autorità materna e l’odio insensato indotto dal padre e dal suo tutore, Bruno supererà le recinzioni razziali.
Schindler’s List
Il film racconta la storia di Oskar Shindler, un imprenditore che decide di salvare moltissimi ebrei corrompendo le guardie. Così compila la famosa lista e nonostante sia comunque un affiliato del Partito Nazista, il suo gesto riesce a mettere in salvo innumerevoli vite.
La chiave di Sara
Regia: Gilles Paquet-Brenner
Anno: 2010
Un film particolare che affronta il rastrellamento del velodromo di Inverno durante l’occupazione nazista a Parigi. La storia comincia con la piccola Sarah che a 10 anni nasconde il fratellino in un armadio. Anni dopo la giornalista Julia Jarmond deve fare un servizio che ricordi quel tragico rastrellamento e scopre così questa storia, mettendosi alla ricerca del piccolo Michael, il bambino chiuso nell’armadio, convinta che sia vivo.
Jona che visse nella balena
Regia: Roberto Faenza
Anno: 1993
Un film duro e crudo, ma estremamente reale che racconta del piccolo Jona che, dal primo tragico momento in cui vede i suoi giocattoli distrutti dai tedeschi, viene poi deportato nel campo di Bergen-Belsn dove patirà tremende pene. Gli orrori della guerra vengono impressi sul suo volto e negli occhi di guarda la pellicola.
Hannah Arendt
Regia: Margarethe von Trotta
Anno: 2012
Donna realmente vissuta, autrice di diversi libri che hanno al centro il concetto di “banalità del male”, questo film racconta le vicende storiche e politiche della sua vita. Giornalista per il New Yorker si trasferisce a Gerusalemme per seguire il processo al nazista Adolf Eichmann e scopre che davanti a lei non c’è un mostro ma una persona mediocre.
La Vita è Bella
Regia: Roberto Begnini
Anno: 1997
La storia è quella di un padre che cerca di “ingannare” il figlioletto mentre sono deportati in un campo di concentramento facendogli credere che sia parte tutto di un grande gioco.
Il figlio di Saul
Regia: László Nemes
Anno: 2015
Saul è un ebreo deportato, ma il suo lavoro nel campo di concentramento è quello di rimuovere i corpi uccisi nelle camere a gas e portarli nei forni crematori. Un giorno, tra i cadaveri, Saul trova il corpo di suo figlio e la sua missione, la sua personale rivoluzione, sarà quella di dargli degna sepoltura.