Cielo acqua suolo hanno da sempre permesso all’ uomo la possibilità di vita. Le sue risorse sono state e sono l’unico e vero sostentamento dell’uomo. L’uso insensato di esse, il perverso accaparramento, l’eccessivo sfruttamento ed impoverimento stanno provocando dannose conseguenze all’ umanità intera e ne mettono a repentaglio l’esistenza stessa. Spesso tutto ciò si dimentica o provocatamente e volutamente si ignora, e non si vuole ammettere che guerre, povertà, migrazioni, incomprensioni fra i popoli, mancanza di condivisione e solidarietà ne sono la diretta conseguenza. Mai come quest’anno la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo si pone al centro dei problemi sociali e politici che attanagliano i Governi europei e del mondo intero: diminuzione di risorse, guerre regionali e commerciali, spostamenti di intere popolazioni, rischiosi viaggi della speranza, perdite di vite umane (uomini, donne, bambini a cui tutto è stato tolto) nelle acque di quel mar Mediterraneo che dovrebbe unire e che invece l’egoismo e l’avidità di pochi divide.

La Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo è dedicata ai caduti del nostro mare: dai migranti ai pescatori, ai marinai, alle persone che nel mare avevano trovato il lavoro o inseguivano una speranza. Nasce nel 2014 grazie alla collaborazione di Earth Day Italia, ANCIS-LINK, ASC-CONI e con l’apporto fondamentale della Marina Militare Italiana e si celebra l’8 luglio di ogni anno.

Il significato profondo di questa Giornata è legato all’ ambiente e allo sfruttamento scellerato delle risorse naturali come occasione di disuguaglianza e discriminazione. Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, non si stanca di sottolineare come all’ origine delle povertà, delle guerre e delle migrazioni che ne conseguono, c’è lo sfruttamento malsano delle risorse del pianeta da parte di una minoranza di persone a scapito dei più deboli. Si fa credere che il problema siano i migranti e l’emigrazione e non, purtroppo la causa che l’hanno prodotti.

La Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo diventi una giornata di riflessione.

Alessandra Chiaromonte

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