Il sostegno al lutto nelle cure palliative è il titolo del webinar che si è svolto Venerdì 11 Dicembre, condotto dalla Dott.ssa Maria Luana Serafino, Psicologa Psicoterapeuta della Gestalt.

Il seminario era inserito nel ciclo di webinar gratuiti sul lutto promossi da “Uno sguardo al cielo”.

L’idea di questo incontro è nato dal bisogno di aprire una conversazione sul tema dell’accompagnamento al fine vita nell’ambito delle cure palliative, poiché nel percorso di accompagnamento ci si trova spesso davanti ad un’esperienza dolorosa totalizzante che rende insostenibile il passaggio dalla vita alla morte, in cui la qualità della vita delle persone è fortemente inficiata. Diviene dunque fondamentale porre l’attenzione sulla possibilità di “costruirsi” risorse e strumenti adeguati per accogliere tutto questo dolore. Il webinar è partito dalla definizione di Sofferenza Esistenziale, ovvero una condizione di “Sofferenza Globale” in cui, anche in assenza di sintomi dolorosi di carattere fisico (perché controllati farmacologicamente) e anche in presenza di relazioni umane adeguate, di adesione ai valori spirituali, la persona sperimenta un’angoscia profonda in cui gli scenari di senso precedenti perdono ogni pregnanza. In questa cornice per la persona diviene insopportabile il tempo da vivere nel passaggio dalla vita alla morte. Tale sofferenza coinvolge tutte le 4 dimensioni fondanti dell’essere umano (fisica, psicologica, sociale e spirituale) ed è di tale intensità, da essere stata inserita nelle Linee Guida della Società di Cure Palliative come uno dei sintomi per i quali può essere prevista la sedazione palliativa Durante il seminario si è proceduto ad un excursus sulle emozioni che sottendono alla Sofferenza Esistenziale del morente: angoscia, paura, rabbia, disperazione alle quali si aggiunge in modo prepotente la sensazione di perdere la dignità, di essere un peso per gli altri oltre alla sensazione di un tempo che si fa infinito e senza scopo. Accompagnare al fine vita significa provare ad alleggerire il dolore e la solitudine del morente e per riuscirci è quanto mai necessario saper riconoscere le manifestazioni verbali e non verbali della Sofferenza Esistenziale. Per accompagnare un morente è fondamentale la dimensione relazionale: ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio agiscono e hanno valenza relazionale; Avere cura e attenzione, gentilezza e delicatezza sono canali per restituire dignità al morente, perché chi accompagna un morente (anche se la persona è ormai sedata) ha a che fare con la vita residua della persona e non può mai prescindere da questa verità. A patire da queste importanti premesse nel webinar sono state esposte gli strumenti e le risorse che chi accompagna deve poter mettere in campo. Presupposto fondamentale, prima di qualsiasi strumento, è la capacità di riconoscere la sofferenza, legittimarla, non banalizzarla e soprattutto non averne paura; Rilevare e rendere evidenti i segnali di sofferenza e valutarne la sua tollerabilità sono necessari per poter effettuare un intervento adeguato.

A questo punto, gli strumenti di intervento di fronte alla Sofferenza Esistenziale possono essere molteplici:

  • Ascoltare e riuscire a stare in un dialogo intenzionale in cui la persona può dare spazio all’espressione del dolore senza sentirsi giudicato;
  • Comprendere la percezione di solitudine;
  • Calmare la mente attraverso il corpo (la comunicazione corporea ha il vantaggio di essere immediata);
  • Aiutare a dare significato al tempo che rimane (si può aiutare a definire ciò che il morente vuole portare a termine oppure aiutarlo, con metodi narrativi, a lasciare qualcosa a chi rimane;
  • Offrire un supporto spirituale.

Durante il webinar è stato messo in evidenza quanto il processo del morire sia un processo complesso che necessita di un intervento olistico e ciclico (dove gli le risorse, gli strumenti e gli interventi non sono mai lineari e consecutivi), in cui la dimensione del “tempo che rimane” acquisisce un ruolo principale. Infine durante il webinar sono state evidenziate le emozioni che albergano in chi accompagna (siano essi operatori, familiari o volontari) e quanto sia importante un lavoro di equipe e in sinergia. Ciò che anima coloro che si occupano del fine vita, è il desiderio di non lasciare sole le persone in questo delicato momento. L’intenzione ultima del webinar è stata quella di aprire ad una cultura intorno al morire (il cui merito in primis va al mondo delle cure palliative), in modo che la conoscenza delle dimensioni che costituiscono la Sofferenza Esistenziale, possa essere un modo per affrontare il senso di impotenza e di solitudine che a volte sentono proprio coloro che accompagnano.

Slides: sostegno-al-lutto-nelle-cure-palliative

Per chi fosse interessato ad approfondire la letteratura specifica, è possibile consultare la seguente bibliografia.

Bibliografia di approfondimento:

Ambroset S., Orsi L. (2014). Quando tutto è dolore. Cure palliative e sofferenza esistenziale alla fine della vita. Armando Editore.

Bruner J.(1992) La ricerca del significato. Per una psicologia culturale, Bollati Boringhieri.

Comitato Nazionale per la Bioetica. (2016), Sedazione palliativa profonda continua nell’immanenza della morte. Htpp://bit.ly/2nwK4pp

Elias N. (1985). La solitudie del morente. Il Mulino

Galgani M.(2010). Sto con te. Accompagnare se stessi e gli altri verso la fine della vita. Edizioni L’età dell’Acquario.

Garfield C.A. (a cura di). (1987). Assistenza psicosociale al malato in fase terminale. McGraw-Hill.

Harvey Max Chochinov. (2015). Terapia della dignità. Parole per il tempo che rimane. Il pensiero scientifico Editore.

Mapelli M. (2013) Il dolore che trasforma. Attraversare l’esperienza della perdita e del lutto. Franco Angeli

Ostaseski F. (2017) Cinque inviti. Come la morte può insegnarci a vivere pienamente. Mondadori

Ostaseski F. (2019) Saper accompagnare. Aiutare gli altri e se stessi ad affrontare la morte

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