In mostra nella Sala della Musica , nelle giornate del 7 e dell’ 8 Novembre, i 120 scatti e i videofilmati che raccontano e concludono la Rassegna “Pre- senza.Nuove forme dell’assenza”, svoltasi a Ferrara nelle settimane dal 27 ottobre al 9 novembre 2014, a cui hanno partecipato circa 500 persone, tra studenti, bambini, insegnanti, cittadini.
L’esposizione, promossa e organizzata dall’Università degli Studi di Ferrara, da Amsef e dal Comune di Ferrara, e curata dalla prof.ssa Paola Bastianoni, direttrice scientifica del progetto “Uno sguardo al cielo”, giunto alla sua terza edizione, ha l’obiettivo di narrare, racchiuso nell’intensità delle immagini in sequenza delle foto e dei video, il percorso realizzato con i ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado, con le insegnanti, con i genitori, con i cittadini che hanno accolto le proposte di riflessione sul tema della continuità vita/morte: grazie alla loro partecipazione e al profondo interesse mostrato, i momenti e gli spazi di comunicazione e condivisione organizzati per riflettere intorno alle dolorose tematiche della morte e del lutto hanno rappresentato per tutti forme sociali innovative utili per confrontarsi sul tema della morte e dell’elaborazione del lutto. Attraverso la realizzazione dei diversi laboratori artistici (documentati nei video in fondo alla pagina) è stato possibile accedere alla dimensione del dolore , della sua elaborazione e delle possibilità di rinascita emotiva che esso offre. Abbracciando l’intero spazio dell’esperienza umana, infatti, la comunicazione artistica, spostandosi tra pubblico e privato, tra individuale e collettivo, ha concesso l’opportunità di superare i confini della vita o della morte e di rendendole cosi complementari: procedendo, attraverso l’arte, in ciascuna delle due direzioni, è stato possibile riuscire a cogliere i rapporti che esistono tra l’una e l’altra. Il percorso espositivo, impostato secondo una logica precisa volta a ricostruire i diversi momenti e passaggi dell’intera rassegna, presenta volti, gesti, sorrisi e sguardi di chi, nel tempo cadenzato dei laboratori, è riuscito a trovare parole, immagini e colori per parlare di vita, di morte, di un’ esistenza intera: i più piccoli, attraverso la lettura della fiaba o attraverso la visione di un cartone animato , gli adolescenti , attraverso il fumetto e il disegno, o attraverso la stesura di una “prima pagina” di cronaca ; gli adulti attraverso la danza, la musica, la voce, la lettura, il teatro, partecipato o semplicemente osservato. 120 scatti in cui la morte non si presenta come tabù, ma come un aspetto intrinseco alla vita stessa, nei quali il confronto con essa non è più un affronto alla vita, ma un modo per rendere più solleciti e attenti all’esistenza stessa.
GALLERIA IMMAGINI
——————————————————————
GALLERIA VIDEO