Regia: Denys Arcand
Genere: Commedia, Drammatico
Interpreti: Remy Girard, Stephane Rousseau, Marie-Josée Croze, Marina Hands, Dorothee Berryman, Johanne-Marie Tremblay, Pierre Curzi, Yves Jacques, Lousise Portal, Dominique Michel, Isabelle Blais, Toni Cecchinato, Sophie Lorain, Mitsou Gelinas, Markita Boies, Micheline Lanctot, Denis Bouchard, Sylvie Drapeau, Jean-Marc Parent, Daniel Briere, Dominic Darceuil, Yves Desgagnés, Gilles Pelletier, Jean-René Ouellet, Lise Roy, Macha Grenon, Gaston Lepage, Sebastien Huberdeau, Rose-Maité Erkorea, Roy Dupuis
Origine: Canada, Francia
Anno: 2003
Trama: Remy, insegnante di storia, a causa di un tumore è costretto a vivere i suoi ultimi giorni in ospedale. Il figlio Sébastien, dietro pressione della madre, ritorna da Londra per visitare il padre, nonostante da lungo tempo i due non avessero nessun contatto. Sébastien, in pena per le gravi condizioni del padre, organizza una grande rimpatriata di tutti i suoi parenti, amici, allievi, amanti che doneranno agli ultimi istanti di vita di Remy serenità e leggerezza.
Recensione: Amaro film sul decadimento degli ideali. I temi sono la vita, la felicità e il vero senso del vivere. Vengono affrontate le problematiche esistenziali, quelle politiche e sociali parlando dell’evoluzione delle società occidentali, del significato della Storia, di capitalismo e socialismo, riflettendo sul rapporto tra individuo e società, tra spontaneità e condizionamento. Si parla della morte fisica e di quella della società, tema già iniziato nel film antecedente a questo, il declino dell’ impero americano (1987). La morte fisica fa da contraltare al morire delle ideologie, dei progetti utopici, delle religioni e del sistema economico fondato su liberismo e capitalismo. Il senso romantico della vita emerge nel confronto tra l’esistenza del padre fatta di amori passionali, amicizie e ideali e quella del figlio, costruita su carriera, soldi e cinismo. Giovani ignoranti definiti da Remy come i nuovi barbari, segnando l’era di una nuova invasione.