Regia: Olias  Barco

Genere: Commedia, Grottesco, Noir

Interpreti: Aurelien Recoing, Virgile Bramly, Daniel Cohen, Virginie Efira, Bouli Laners, Benoît Poelvoorde, Saul Rubinek, Zazie De Paris, Clara Cleymans, Philipe Nahon, Vincent Tavier, Olga Grumberg, Bruce Elison, Gerard Rambert

Origine: Belgio

Anno: 2010

Trama: Una clinica dove si pratica l’eutanasia è gestita dal dott. Kruger il quale, prima di aiutare i pazienti a compiere l’ultimo viaggio, cerca di dissuaderli in tutti i modi possibili per verificare se la loro volontà estrema è realmente radicata. Nella struttura si muovono personaggi alquanto strampalati (tra cui una cantante lirica che ha perso la voce, un depresso con la fissa del Vietnam, un regista malato di cancro, un uomo che non possiede più nulla a causa del gioco). Ognuno di essi, prima di morire, ha diritto ad un ultimo desiderio, ma l’incursione nella clinica di un gruppo di attivisti scatenerà il pandemonio.

Recensione: La clinica dei suicidi. Esasperati da depressione e malattie o, semplicemente, strozzati dalla frenesia della quotidianità, cosa c’è di meglio del rinchiudersi in una clinica alla ricerca… della sospirata morte? La trovata del primo lungometraggio del francese (in trasferta belga) Olias Barco conta probabilmente più della riuscita finale. Quando la morte finisce con il volersi imporre, comincia una battaglia contro la società, che vuole esigerci regole e condotte… fino al giorno della nostra morte!
Il senso dell’assurdo che permeava la prima parte del film si condensa in una più risaputa black comedy, con dialoghi fiume, eccessi e sangue, furia omicida.

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