Regia: Clint Eastwood
Genere: Drammatico
Interpreti: Matt Damon, Cécile de France, Bryce Dallas Howard, Frankie McLaren, George McLaren, Thierry Neuvic, Richard Kind, Jay Mohr, Steve Schirripa, Derek Jacobi
Origine: USA
Anno: 2010
Trama: Tre personaggi fanno esperienza della morte in tre differenti modi: Marie, una giornalista francese la sperimenta sulla propria pelle sopravvivendo allo tsunami in Indonesia; Georges, un sensitivo, riesce a parlare con i morti, ma fa di tutto per ritagliarsi una esistenza normale, ripudiando il suo dono; Marcus, che ha perso il fratello gemello in un incidente d’auto, non si rassegna alla sua morte ed è alla disperata ricerca di un contatto con lui.
Recensione: Un film sul qui e non sull’altrove, sull’impossibilità di trovare risposte razionali di fronte ai tragici eventi della vita (perché Jason viene mortalmente investito e Marcus non prende la metropolitana?), su tre vite, tre percorsi, tre solitudini, assolutamente eastwoodiane.
I sensi di colpa, le frustrazioni, i tormenti di George possono essere placati solo quando la mano che gli sarà posta nutrirà l’amore del e per il presente senza la paura per il futuro.
Affresco interiore, intimista e globale al tempo stesso, quello di Clint Eastwood è un cinema pessimista che sa però lasciare socchiusa la porta della speranza, questa volta contornando l’assunto con un alone quasi fiabesco, come esplicitamente suggerisce il fantasma di Dickens, che più volte ritorna in scena. Una figura che accompagna per mano i tre protagonisti del film (tre fantasmi, di cui un orfanello: tutto torna), portatori di una parabola umana moderna, ma con radici ancorate agli albori del sentimento umano.