Questo tempo di pandemia ci ha permesso di rilevare una nuova categoria di invisibili. L’articolo che allego oggi parla di tutti i collaboratori domestici, colf, badanti, baby sitter, di tutti coloro che, prima della crisi, rendevano possibile il conciliarsi della nostra vita lavorativa e familiare. Senza che ce ne accorgessimo troppo, erano esseri indispensabili. Alcuni di loro, troppi a dire la verità, lavoravano per una manciata di monete, con turni ed orari da far svenire qualsiasi sindacalista, spesso in nero. Per queste persone, ora, è crisi profonda. Hanno dovuto interrompere tutte o quasi le loro attività lavorative. Coloro che ancora proseguono diligentemente il loro impegno non vengono dotati di dispositivi di protezione individuali, necessari in grande quantità quando si deve svolgere il proprio servizio di casa in casa, affrontando le più varie condizioni igieniche e vivendo con la costante paura del contagio. Il nostro impegno in questo spazio è quello di non dimenticare mai nessuno, soprattutto chi ha svolto e continua a svolgere un ruolo essenziale per il funzionamento delle comunità.

Monica Betti

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