In un tempio giapponese è scolpita una poesia che si intitola “La mancanza”. Lo spazio che dovrebbe accoglierne il testo è vuoto. È così che mi sento oggi: liscia come quelle pietre sulle quali l’autore ha scelto di non incidere nemmeno una parola. Perché non si può descrivere la mancanza. Ho passato quasi tutta la mia vita a domandarmi se esista un momento giusto per dirsi addio. Forse è proprio questo l’ultimo insegnamento che hai voluto darmi. Quel momento non esiste. Perché, se esistesse, allora non proverei il dolore che sento nell’immaginare tutta la vita che mi resta senza di te. Ma, allo stesso tempo, la dignità e il silenzio con i quali hai deciso di allontanarti da noi per abbracciare il Cielo, ci permette di chiudere il cerchio della tua vita. E se in un primo momento ho pensato che con te un tempo della mia, della nostra, esistenza fosse finito, oggi invece capisco che, piuttosto, tutto si è compiuto. Ogni giorno che hai trascorso su questa terra è servito ad ognuno di noi per comprendere il valore dell’accoglienza, della pazienza, della famiglia. Ogni singolo istante è stato per ciascuno di noi occasione di restituire una parte di quell’amore che abbiamo ricevuto e che tu hai saputo dare senza condizioni. La cura che hai sempre donato a tutti quelli che ne avevano bisogno, anche quando questo ti costava fatica e sacrificio, è un esempio di vera vita cristiana che non potrò mai dimenticare. Voglio salutarti con questa certezza. Hai segnato una strada. Oggi ci lasci un po’ più soli, ma colmi della tua presenza lungo il cammino. Non potrò più vederti leggere nel cuore della notte, sdraiata sul letto e con un fazzoletto sulla lampada per smorzarne la luce; non potrò più sentirti cantare; non potremo più ridere insieme pensando alla barzelletta delle mucche; non potremo più infornare insieme la faraona, né tocciare di nascosto il pane nella pearà. Ma sono certa che mi aiuterai a sentirti: nel profumo della torta delle rose, nel rosso acceso dei gerani che fioriscono, nei sorrisi di mio figlio, nelle pagine dei libri che devo ancora leggere, nel vento che ci accarezza quando alcuni giorni sembrano davvero difficili.

Sei stata una nonna e una bisnonna perfetta. E non riesco a non dirti che, anche se so perfettamente dove sei e vivo nella speranza di poterti riabbracciare in quel Paradiso in cui spazio e tempo non esistono, il mio cuore avrà per sempre una profonda nostalgia di te. A Dio nonna.

Tua nipote

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