“Che bella la vita insieme nel prato è proprio un bel dono che ci viene dato – dicevano i bruchi ed eran felici di vivere insieme , di essere amici. Che strano, però ne manca uno dite che l’ha visto qualcuno? Stamane l’ho visto, saliva sullo stelo, magari voleva toccare il cielo!”. Son tristi i bruchini ha perso un amico, ma voi ascoltate quello che vi dico: è tutto normale, così deve andare, c’è una farfalla che ha preso a volare”.
Partiranno a metà novembre 2015 i laboratori di educazione alla morte da realizzarsi nelle scuole di diverso ordine e grado del Comune di Ferrara, tenuti dalla Dr.ssa Marilena Moretti.
L’obiettivo principale e trasversale ai laboratori è quello di avvicinare i bambini e gli adolescenti alle tematiche della morte e della perdita. Attraverso modalità laboratoriali adatte all’età, si offre uno spazio di dialogo condiviso e guidato. Nello specifico, per l’annualità 2015, i laboratori che si andranno a realizzare sono undici, così suddivisi:
– Istituto Comprensivo “A.Manzi” di Ferrara, parteciperà con le classi della scuola primaria di Gaibanella ( I, II, IV e V), e con la IIIC della scuola superiore di primo grado di S. Bartolomeo in Bosco;
– Istituto Comprensivo “De Pisis” di Ferrara, parteciperà con due classi della sede (ID e 3B) e due della succursale di Porotto (IL, 3M);
– ente di formazione IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) di Ferrara parteciperà con le classi IIC e II D del settore di ristorazione;
– istituto superiore “Einaudi” di Ferrara prenderà parte all’iniziativa con una classe terza.
Nello specifico, i laboratori progettati hanno modalità, obietti, tempi di realizzazione diversi a seconda della fascia evolutiva di riferimento; a partire dalla proiezione di alcune sequenze filmiche (“Up. Be Born” di Docter e Peterson 2009, “Big Hero 6” di Hall e Williams 2014, “We are Marshall” di McGinty Nichol 2006) i bambini/ragazzini proporranno, individueranno, condivideranno non solo le tematiche salienti osservate, ma (e soprattutto) gli aspetti emotivi caratterizzanti ciascuno di loro, con particolare riferimento allo stimolo proposto ed agli aspetti elicitati dallo stimolo filmico. Attraverso lavori singoli (o in piccoli gruppi per le età più elevate) si realizzeranno prodotti che si pongono l’obiettivo finale di rappresentare in forma gruppale la testimonianza concreta di un percorso di riflessione, o quanto meno verbalizzazione e condivisione di emozioni, sensazioni ed affetti legati ad eventi particolari della vita, come separazioni, abbandoni, morte e lutto. La possibilità – infatti – di nominare e di dare voce alle emozioni, rappresenta uno degli aspetti cardine del progetto culturale che si propone di promuovere una cultura di accoglienza di ogni differenza, inclusiva di quella riguardante le persone che soffrono di perdite importanti o che stanno per affrontare e si sentono esclusi e isolati da una società che ancora fatica a riconoscere e a includere la malattia e la morte nella propria socializzazione.
Per informazioni: 349.3593164, conversazionilutto@unife.it