Quella che viene presentata è un’analisi dei contributi esistenti in letteratura relativamente alla pedagogia della morte, del lutto e della perdita. Al di là dei dati statistici, presentati in questo contributo in maniera precisa e dettagliata, colpisce la consapevolezza, raggiunta ormai a livello internazionale, dell’importanza di improntare un cammino in cui la riflessione sulla morte costituisca, anche in letteratura, un caposaldo della pedagogia e della psicologia dello sviluppo. Parlare della morte e del lutto in maniera scientifica contribuisce ad assumere un impegno condiviso nei confronti delle nuove generazioni, perché fin dalla prima infanzia i bambini possano beneficiare di percorsi adeguati e gli operatori dell’educazione di una adeguata formazione e preparazione per accogliere i bisogni di una società che, se da un lato vuole allontanare il pensiero della perdita, dall’altro lato ne viene continuamente pervasa.

La Redazione

(foto di Bianca Maria Von Logos)

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