Nelle coppie omosessuali la perdita di un compagno/a e la conseguente elaborazione del lutto, a causa dei pregiudizi e delle esclusioni sociali, può rappresentare un dolore aggiunto al dramma già terribile della morte.
La solitudine, lo scherno della società e l’impossibilità di esternare il proprio dolore possono spingere una persona fino al desiderio infausto della propria fine (A single man, T. Ford, 2009) mentre all’opposto, anche un singolo incontro, accogliente e sincero, potrebbe essere sufficiente per aprire il proprio animo devastato dal dolore a nuove relazioni che trasformano radicalmente la propria esistenza (Ciao, Y. Tan, 2008).
Su questo scenario, un possibile elemento contenitivo del dolore è rappresentato da una rete di relazioni autentiche e sane che sollevano dall’abisso ed offrono prospettive di confronto e di condivisione (Saturno contro, F. Ozpetek, 2006).