Fonte: http://1995-2015.undo.net/it/mostra/152211

L’installazione e’ un racconto archetipico, la narrazione di un processo psichico, l’elaborazione di un lutto che non si confronta con la perdita definitiva.

Con la terra che ho spostato per seppellire il tuo corpo, ho costruito una collina da cui contemplo il mondo – L’installazione di Giordano Pariti è un racconto archetipico, la narrazione di un processo psichico, l’elaborazione di un lutto che non si confronta con la perdita definitiva ma con la presenza dell’assenza. Lo strazio intollerabile dell’impossibilità di dimenticare il dolore non è che l’altra faccia del bisogno quasi ossessivo che l’uomo ha di ricordare il passato e tutto ciò che è associato alla persona scomparsa – anche il suo unico e solo paio di scarpe.

inaugurazione 14 gennaio ore 17.00

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