Per un caso del tutto analogo al Notturno di Branduardi / Alcmane / Quasimodo di cui s’è parlato nella cosa dell’altro mondo #31, anche qui l’incontro con la canzone di colloca nell’infanzia, il disco è del 1970. Sarebbe forse meglio dire le canzoni, perché L’isola non trovata nell’album omonimo è separata in uno spezzone più lungo e una “reprise”. Anche qui incappare tanti anni dopo nell’originale di Gozzano fu un’epifania. Trovo sconcertante la capacità evocativa di questa poesia che, nei fatti, ride di sé stessa e nel frattempo lascia scorgere profondità vertiginose. La canzone mi incantava da bambino – in special modo la reprise, che richiama i versi finali della poesia – e tutto, la canzone, la poesia, il loro legame, mi incanta oggi. I versi di Gozzano sono a loro volta ispirati alla mirabolante vicenda dell’Isola Ferdinandea, un vulcano di metafore in sé, un significante per mille significati, un racconto poetico e filosofico fatto dalla terra. Il mondo è un luogo di miracoli.

La più bella

     I.

     Ma bella più di tutte l’Isola Non-Trovata:
     quella che il Re di Spagna s’ebbe da suo cugino
     il Re di Portogallo con firma sugellata
     e bulla del Pontefice in gotico latino.

     L’Infante fece vela pel regno favoloso,
     vide le fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera
     e il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso
     quell’isola cercando… Ma l’isola non c’era.

     Invano le galee panciute a vele tonde,
     le caravelle invano armarono la prora:
     con pace del Pontefice l’isola si nasconde,
     e Portogallo e Spagna la cercano tuttora.

     II.

     L’isola esiste. Appare talora di lontano
     tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero:
     “…l’Isola Non-Trovata!” Il buon Canarïano
     dal Picco alto di Teyde l’addita al forestiero.

     La segnano le carte antiche dei corsari.
     …Hisola da – trovarsi? …Hisola pellegrina?…
     È l’isola fatata che scivola sui mari;
     talora i naviganti la vedono vicina…

     Radono con le prore quella beata riva:
     tra fiori mai veduti svettano palme somme,
     odora la divina foresta spessa e viva,
     lacrima il cardamomo, trasudano le gomme…

     S’annuncia col profumo, come una cortigiana,
     l’Isola Non-Trovata… Ma, se il pilota avanza,
     rapida si dilegua come parvenza vana,
     si tinge dell’azzurro color di lontananza…

Guido Gozzano

[da Poesie sparse, ebook, Simplicissimus book farm editore]