Ci vorrebbero grandi librerie lungo le pareti, in modo che ciascun libro che si possiede o che si detiene mostri chiara la sua costa. Si potrebbe in un solo sguardo vedere quello che c’è, quel che si ricorda e quel che si è dimenticato, passeggiare fra i libri, farsi tentare da un sentiero, già battuto o mai provato. Sarebbe bello ma la dimensione delle nostre case, certamente la dimensione della mia, non lo consente. In ogni scaffale i libri sono in doppia o tripla fila, accatastati, riposti in angoli dove forse non li incontrerò mai più e ormai, confesso, raramente compro libri cartacei, semplicemente non saprei dove metterli. Ho deciso di provare a scavare qualche pozzo e la prima pietra dura che estraggo è di nuovo persiana (si può ipotizzare che l’anima del mondo sussurri flebili e misteriosi messaggi attraverso le coincidenze). Non ho frequentato un granché le Robaiyyat di Omar Khayyam ma ho l’abitudine di segnare con “orecchie” le pagine dove trovo poesie o passi che mi colpiscono. Dunque il mio me del tempo in cui ho letto il libro mi ha lasciato una mappa assai utile per orientarmi in questa notte così lontana e così presente, e lasciar cadere qui qualche scintilla, qualche stella cadente. La pace sia con voi.

2

Poiché nessuno risponde, ahimé, del domani
Rallieta dunque, oggi, questo triste cuore
Vino bevi al chiaro di luna, o Luna, ché la luna
Molto ancor brillerà, e noi non troverà sulla Terra.

14

Questo mare d’Esseri sgorgò da spazi segreti
E nessuno riuscì mai a infilare la perla della sua essenza vera,
Ogni Saggio disse qualcosa, come una fantasia triste,
Ma come davvero sia stato, nessuno, nessuno sa dire
.

77

Quaggiù chiunque possiede un mezzo pane soltanto,
Per poter far sua dimora un nido tranquillo,
Non è servitor di nessuno e da nessuno è servito:
Digli: “Vivi felice!” ché un dolce mondo possiede.

86

Ogni attimo che passa veloce della tua vita
Non lasciare che passi altro che in buona allegrezza.
Sappi che il capitale vero del gran commercio del mondo
È la Vita, la Vita che passa come tu sai passarla.

130

Siam noi il Principio della Gioia, la Miniera del Dolore,
Essenza di Giustizia noi siamo e di Ingiustizia la Fonte,
Bassi siamo ed alti, perfetti siamo e impotenti,
Siam rugginoso specchio, e di Gìam la limpida coppa.

Omar Khayyam

Quartine (Robaiyyat), a cura di A. Busani, Einaudi

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