All’ età di nove anni, Massimo perde la mamma per un infarto improvviso o almeno così gli dicono i parenti, riluttanti a renderlo partecipe della morte della donna. Dopo un’infanzia solitaria e un’adolescenza difficile Massimo diventa un giornalista affermato ma continua a convivere con il ricordo lacerante della madre scomparsa, nonché con un senso di mistero circa la sua improvvisa dipartita. Solo alla fine scoprirà come sono andate esattamente le cose, e troverà il modo di risalire alla luce.
Marco Bellocchio si cimenta con uno dei più grandi successi editoriali degli ultimi anni, il romanzo autobiografico “Fai bei sogni” scritto da Massimo Gramellini, giornalista de La Stampa.
Fai bei sogni narra la storia di un’assenza: un sorriso negato, la rinuncia alla cura da parte di chi vi è preposto, la nostalgia di quella accoglienza assoluta e inesauribile che una madre dovrebbe poter dare ad un figlio amato.
ll contesto è quello della Torino dei tardi anni ’60 e poi di fine anni ’90, caratterizzate da quella “falsa cortesia” e quell’abitudine a “negare, negare tutto” che sono imposizioni sociali ma anche scelte di vita.