Regia: Emilio Estevez
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico
Interpreti: Martin Sheen, Emilio Estevez, Deborah Kara Unger, Yorick van Wageningen, James Nesbitt
Origine: Usa, Spagna
Anno: 2010
Trama: La morte improvvisa dell’unico figlio spinge Tom, un odontoiatra americano, a compiere il cammino per Santiago che lo stesso figlio aveva intrapreso ed improvvisamente interrotto a causa di un incidente che gli ha causato la morte. Il viaggio diviene un cammino personale di elaborazione del lutto che fa comprendere al padre i valori in cui il figlio credeva e soprattutto lo sprona a rivedere la propria vita in funzione della perdita intesa come possibilità di un nuovo corso della propria esistenza.
Recensione: Due ore abbondanti di pellicola, un cammino lungo e faticoso è quello portato sullo schermo dal regista Emilio Estevez (figlio del protagonista Martin Sheen dal quale non ha mutuato il nome d’arte come gli altri fratelli), un cammino di sofferenza tanto per il protagonista Tom quanto per uno spettatore alla ricerca di un’autentica introspezione e non di un ammasso ben confezionato di banalità. Con una fiumana di sequenze grossolanamente messe in scena ed un insieme di personaggi preconfezionati “Il cammino per Santiago” è un film sulla via spirituale intrapresa dal protagonista, ma anche un’ode alla cultura del pellegrinaggio stesso; un’accorata lirica che ripropone la sottile metafora del percorso spirituale come percorso terreno. Piuttosto che camminare con i personaggi di questo pessimo “Il cammino per Santiago” sarebbe più salutare soffermarsi a riflettere sulla necessità di pellicole tanto poco seducenti quanto poco umane e chiedersi se realmente uno spirito caritatevole possa appartenere ad un regista (e sceneggiatore e produttore e attore) che regala agli spettatori un tale intimo e atroce abominio cinematografico.