Il progetto Uno Sguardo al Cielo prevede, su richiesta degli interessati, l’attivazione di laboratori rivolti alle scuole di diverso ordine e grado, con il principale obiettivo di lavorare sulle tematiche relative all’educazione alla morte. A titolo esemplificativo ne presentiamo tre.

  1.  LABORATORIO “ Up. Be Born” (Pete Docter e Bob Peterson, 2009) destinato ai bambini della Scuola Primaria

 

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Obiettivi: a partire dal proprio vissuto emotivo, il laboratorio si propone di dare voce e di proiettare nell’ambiente le proprie sensazioni, i sentimenti e gli affetti elicitati dalle sequenze filmiche. Questo avviene attraverso la composizione, creazione e allestimento di una vera e propria scatola che funge da ambiente emotivo.

Attività: Proiezione di sequenze filmiche tratte da “Up” (2009) di Pete Docter e Bob Peterson, film con livelli di lettura complementari: un’avventura comica fa da sfondo e predispone alla comprensione di temi dolorosi come la morte, difficili come la solitudine, impegnativi come la complementarietà dei ruoli, corroboranti come l’amicizia, allettanti come la creatività, complessi come il superamento degli stereotipi.

Attività propedeutiche:

– prima fase: individuazione dei nuclei tematici emersi dalla visione del film e suddivisione in gruppi;

– seconda fase: a partire dalle esperienze di ciascuno, viene pensato, condiviso ed elaborato un ambiente che dà voce alle emozioni degli allievi, attraverso la scelta dei colori, delle immagini e degli ambienti stessi;

– terza fase: costruzione grafica 3D di un ritaglio d’ambiente che racchiude i vissuti espressi in gruppi ed immaginati in ambienti. Ogni elaborato in 3D rappresenta materialmente e graficamente ciò che gli allievi hanno – step by step – proposto e condiviso; diventa così il risultato concreto di ciò che hanno sentito e sperimentato.

Attività conclusiva: la ricomposizione in gruppo e di gruppo delle scatole prodotte dagli allievi quale scenario personale e di classe dei vissuti emersi dalla proiezione di segmenti tratti dal film Up.

2. LABORATORIOBig Hero 6”  destinato ai bambini o ragazzi della Scuola Primaria o Secondaria di Primo Grado 

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Obiettivi: a partire dalle emozioni scaturite dalla visione del film, il laboratorio si propone di dare voce e alle proprie sensazioni, sentimenti ed affetti elicitati dalle sequenze filmiche. Questo avviene attraverso la creazione di una storia illustrata nel quale a piccoli gruppi si va a costruire un finale alternativo e “accettabile” rispetto a quello proposto dal film.

Attività: Proiezione di sequenze filmiche tratte dal film di animazione “Big Hero 6” (2014) di Don Hall e Chris Williams, film che narra il percorso faticoso di comprensione ed accettazione da parte di un preadolescente della morte prematura del fratello maggiore. Il film racchiude in sé grandi numerosi spunti di riflessione, a partire dalla condizione di orfani dei protagonisti, dalla presenza di una solida e presente rete familiare allargata ed amicale, dalla parziale assenza di personaggi adulti che fungono da punti di riferimento (etc). In questo momento difficile il protagonista non sarà solo, ma sarà accompagnato da un simpatico robot creato dal fratello deceduto. La riflessione sui temi emersi dal film predispone alla riflessione guidata sui temi connessi alla separazione, mancanza, perdita ed alle emozioni connesse (rabbia, tristezza, ritiro, la voglia di vendetta, rassegnazione, accettazione del lutto).

Attività propedeutiche:

– prima fase: visione del film e riflessione guidata sugli elementi del film che sono piaciuti di più e di meno;

– seconda fase: condivisione di una parte della narrazione e successiva suddivisione della classe in piccoli gruppo. Composizione/creazione di una storia illustrata a partire dalla voce dei bambini. Il racconto sarà composto da un’introduzione uguale per tutti i gruppi, da 4 capitoli dotati ciascuno di un titolo e infine da una conclusione.

– terza fase: il prodotto finale sarà dato da una storia illustrata con parole ed immagini

Attività conclusiva: i bambini leggeranno la loro storia a tutta la classe, confrontandosi sull’aver fatto determinate scelte piuttosto che altre.

3.  LABORATORIO    “Prima pagina”  destinato ai ragazzi della Scuola Media e Superiore

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Premessa: a partire da esperienze realmente accadute e riportate alla memoria attraverso una narrazione filmica, il laboratorio avvicina gli adolescenti a numerose tematiche che appartengono alla vita di ciascuno di noi. La scelta di utilizzare la proiezione filmica è particolarmente di impatto per gli adolescenti e per loro fase di sviluppo.

Obiettivi:

    • Condividere e poter dialogare con gli adolescenti su alcune tematiche spesso dimenticate, evitate, volutamente non trattate;
    • Riflettere nel gruppo sulle vicende elicitate dalla proiezione e condividere emozioni, sensazioni e vissuti connessi alle tematiche individuate;
    • Mettere in gioco parti di sé e/o poter venire a conoscenza di eventi dimenticati, dolorosi che hanno colpito l’allievo, la classe o un gruppo ristretto di amici;
    • Individuare la possibilità di condividere ed individuare figure di aiuto e di supporto nelle situazioni di difficoltà.

Attività: proiezione di sequenze tratte dal film “We are Marshall” di McG (Joseph McGinty Nichol) basato su una storia vera accaduta negli anni 70 nella città di Huntington. A seguito di un disastro aereo, la squadra di football americana della Marshall University si trova a dover fare i conti con una realtà traumatica, tragica, improvvisa che ha coinvolto l’intera cittadina. Il film evidenzia l’importanza della ricostruzione dopo un evento traumatico, della possibilità di “rinascere dalla ceneri” e di poter riprendere la vita, mantenendo vivo il ricordo della tragedia.

Attività propedeutiche:

– prima fase: proiezione del film e discussione in classe, con particolare riferimento alle tematiche emerse ed alle emozioni sperimentate. Il lavoro riguarda singolarmente ogni ragazzo che è chiamato a pensare autonomamente rispetto al proprio mondo emotivo, condividendolo, (se desidera) con la classe;

– seconda fase: dopo aver costruito una mappa emotiva della classe ed una mappa tematica si lavora sulla costruzione di nuclei emotivi e tematici rappresentativi per la classe, attraverso una discussione guidata in classe;

– terza fase: suddivisione della classe in piccoli gruppi e redazione di un articolo di giornale che racchiude vissuti ed emozioni emersa dal gruppo classe e dal gruppo di lavoro ristretto.

Attività conclusive: produzione di una prima pagina di giornale che raccoglie tutti gli articoli scritti dagli allievi.