Serena Banzato, psicologa psicoterapeuta, intraprende il percorso del Cammino di Santiago di Compostela, nell’agosto del 2018, del tutto ignara di ciò che le accadrà.  Per lei che ama gli sport sin da bambina, cosa c’è di meglio di questo percorso spirituale che consente di riflettere su di sé e la propria vita mentre si cammina e si fa, ogni tanto, anche qualche nuotata? I primi giorni sono entusiasmanti, pieni di sorprese e di emozioni. Verso la fine del Cammino, però, Serena incomincia a non sentirsi bene: “Mi sento debole, il mio passo è più lento (…) ho una fitta acuta, mi si è formata una vescica vicino al tallone” e avverte una sensazione strana, diversa da quelle fino ad ora provate: “Eppure questo fastidio è diverso dal solito, il dolore è più profondo, mi si è gonfiata anche la caviglia.” Si trascina fino all’ostello, sostenuta da Laura, sua compagna di viaggio e nella vita e qui cade in un sonno profondo e tormentato: “Se Laura non mi avesse svegliata e mi avesse lasciata dormire fino al giorno dopo, io oggi non sarei qui “. Dalla farmacia all’ospedale il passo è breve e anche la rabbia, per dover abbandonare il percorso a causa di una “normale vescica al piede”, lascia velocemente il posto al terrore di poter morire a causa di un batterio che sta infettando la gamba: “Dobbiamo operarti d’urgenza, potresti non svegliarti più, saluta tutti, chiama a casa.”  Ora, dopo sei anni e numerosi interventi chirurgici, Serena ha ritrovato il proprio equilibrio. Dice di sé: “…“paraplegica amputata con arto”, la mia gamba mi fa da protesi e il dolore è rimasto cronico, ma sono riuscita a raggiungere quanto mi ero prefissata e anche a buoni livelli.” Infatti, oltre a riprendere il lavoro come psicologa clinica, psicologa dello sport e psicoterapeuta, Serena è diventata paratleta con un ricco medagliere e innumerevoli riconoscimenti, tra i quali il titolo di Campionessa Italiana in Paratriathlon e su pista. Lei e Laura sono diventate, per la seconda volta, mamme: ora Nathan ha un bellissimo fratellino, Santiago: “Così, ogni volta che ripeto e ripetiamo il suo nome, non pensiamo più alla morte, ma alla vita e alla possibilità di rinascere dalle macerie più desolate.” La lettura del libro di Serena Banzato,  densa di aneddoti di vita, commenti sul presente, critiche su pensieri superficiali e sulla società e arricchita da pensieri profondi nati durante tutto il suo lungo cammino, sia fisico che metaforico, serve a tutti noi, tanto. Non ci resta che ringraziarla, come lei ringrazia la Vita.

Ilaria Bignotti Faravelli, psicologa

Foto: Associazione Passo dopo passo

S. Banzato “Cammina, vivi, amati. Pillole per ripartire un passo alla volta”, Ed. Piemme, Milano, 2024.

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