Dopo l’improvvisa morte del marito, Sheryl Sandberg era certa che lei e i suoi figli non avrebbero più potuto trovare la vera gioia. “Ero come sospesa nel vuoto” scrive, “un immenso buco nero che ti riempie il cuore e i polmoni, che limita la tua capacità di pensare e ti impedisce persino di respirare”. Poi il suo amico Adam Grant, psicologo e docente alla Wharton Business School dell’Università di Pennsylvania, le disse che esistono azioni concrete che una persona può intraprendere per guarire e riprendersi anche dalle esperienze più devastanti. Non siamo nati con una quantità fissa di resilienza. La resilienza è un muscolo, che ciascuno di noi può costruire e allenare. “Option B” coniuga le intuizioni personali di Sheryl Sandberg con le ricerche illuminanti di Adam Grant su come trovare la forza di andare avanti nonostante le avversità. Partendo dal momento straziante in cui ha trovato il marito, Dave Goldberg, privo di vita sul pavimento della palestra, Sheryl apre il proprio cuore – e il proprio diario – per descrivere il profondo dolore e il senso di isolamento che ha provato subito dopo la sua morte. Ma “Option B” si spinge oltre l’elaborazione del lutto e indaga l’esperienza di persone che hanno saputo superare difficoltà significative come malattia, perdita del lavoro, aggressioni sessuali, disastri naturali, la violenza della guerra. Le loro storie testimoniano la capacità dello spirito umano di perseverare e..di riscoprire la gioia. La resilienza nasce dal nostro intimo, ma anche dal sostegno di chi ci sta intorno:persino dopo le esperienze più devastanti è possibile crescere, trovando un significato più profondo e imparando ad apprezzare di più le nostre vite.

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